10 giugno 2015

"Colpa delle stelle" di John Green - Recensione



                                                                                                                                                                                                       
                                 

 Titolo:Colpa delle stelle
 Autore: John Green
 Film: Si (consigliatissimo con una scatola di fazzoletti vicino!)
 Giudizio: Libro che vi entrerà dentro e ci resterà per un bel po'. 



             Trama 

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.


      Recensione

“ Ma con questa altalena il tuo bambino/a sarà introdotto agli alti e bassi della vita umana in modo delicato e sicuro, e potrà forse imparare la lezione più importante di tutte: non conta quando forte ci si spinge, non conta quanto in alto si sale, non si potrà mai fare tutto il giro.” 

 I libri, le storie lasciano sempre qualcosa di diverso. Che sia rabbia, paura, angoscia, amore, speranza, ti fanno sentire in un determinato modo. E nei giorni seguenti la lettura, tu non sei padrona ti te stessa, perché senti sempre la presenza della storia su di te. Non c’è modo di farli andare via, non c’è modo ci cancellarli perché diventano come una seconda pelle, come un tatuaggio. Resteranno lì per sempre.
Nonostante sia passato quasi un anno da quando ho letto questo libro, non posso non parlarne, non posso non ricordarlo. È diventato il fenomeno mondiale, ne hanno fatto un film ( che tra parentesi è qualcosa di unico) e credo che non ci sia persona al mondo che non abbia almeno una volta sentito il titolo “Colpa delle stelle”.


     "Tu lo sai che cercare di tenermi a distanza non diminuirà il mio affetto per te" ha detto. "Immagino di sì" ho detto."Tutti i suoi sforzi per salvarmi da te falliranno" ha detto.
 Credo che anche usando tutte le parole di questo mondo, non posso descrivere l’emozione, l’intensità di questa storia. Ogni parola, ogni cosa non detta sarebbe un torto, perché un libro del genere bisogna viverlo fino alla fine.

E credo che sia con libri come questi che ogni persona può trovare la forza per andare avanti. Va bene, ci sarà chi dirà “ e va beh è solo uno stupido libro, non la vita vera”. Ok, forse non sarà una storia vera, ma storie come quella di Hazel e Gus, credo che nella vita vera ce ne siano molte. E se questo, è uno dei modi, in ci noi persone “sane” possiamo avvicinarci e capire di più ben venga.

"Il dolore però non è passato. Era sempre lì, e mi tirava dentro,
                                                        pretendeva di essere sentito."




Io non ho altro da aggiungere, solo che ho pianto davvero tanto, perché è vero che è una storia d’amore, ma è anche una storia di un male che non riesce ad essere sradicato e porta con se forse molte più vite di quelle che lascia. 



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