28 settembre 2015

"C'è chi dice amore" di Jessica Sorensen- Recensione


Titolo: C'è chi dice amore 
Autrice: Jessica Sorensen 
Editore: Newton Compton Editori 

Serie: Stelle cadenti 
          L'amore verrà #1
          C'è chi dice amore#2 

Giudizio: 











La mi testa è in quello stato stranissimo in cui sono fatto ma le gocce di cristalli in fondo al palato diventano sempre di meno e più rare. Mi sto indebolendo, precipito verso un fondo roccioso e le pietre aguzze mi feriranno se non mi faccio spuntare le ali e riprendo il volo. Sto per finire in pezzi. Infrangermi in mille frammenti di vetro e metallo. Come un incidente d’auto. 
                                                

Trama 

Nova Reed non può dimenticare Quinton Carter, il ragazzo dagli occhi color miele che le ha fatto capire che deve aspirare a qualcosa di più della sua vuota vita. Il dolore che lui prova è così simile al suo, ma mentre Nova è riuscita a venire a patti con il passato, Quinton è da qualche parte, là fuori, che sta sprofondando. Ma la ragazza è determinata a trovarlo per cercare di aiutarlo prima che sia troppo tardi. Nova è stata al centro dei suoi sogni per quasi un anno, ma Quinton non ha mai pensato che una ragazza dolce e gentile come lei potesse davvero decidere di prendersi cura di uno come lui. È convinto di dover pagare per quello che ha fatto in passato e di meritarsi una vita buia ed estrema, dove non ci può essere posto per Nova. Ma lei lo ha seguito a Las Vegas, e sarà difficilissimo convincerla a stargli lontana, perché Nova si è messa in mente di volerlo salvare e non ha alcuna intenzione di andarsene…


Recensione 

Ho preferito non iniziare io quasta recensione, ma lasciare che ad aprire il tutto fossero le parole di Quinton. Non semplici parole, ma parole che una volta lette, una volta messe insieme non si scordano facilmente. Non si scordano affatto. Le senti e risenti nella tua testa fino ad arrivare all'ultima pagina, fino al momento in cui credi che tutto sia perduto e che non c'è più niente da fare. 

Quando avevo finito l'altro libro, il mio pensiero finale era stato "Speriamo che nel prossimo la loro storia raggiunga piani più alti e importanti". 
Mai parole furono più sbagliate e frivole difronte a questo racconto. 

Se vi aspettate la stessa "delicatezza" dell'altro nell'affrontare problemi come la droga, la morte e il suicidio vi sbagliate. 

E' l'opposto. 

Questo è uno di quei libri che ti perforano l'anima e la riducono in tanti piccoli filamenti. Filamenti che non fanno altro che ricordarci quando cavolo sia importante la vita e quando troppo spesso noi la mettiamo da parte. 

C'è bisogno di più libri come questo nel mondo. 
Libri che non addolciscano la pillola, ma ti facciano sentire centimetro dopo centimetro l'ago che ti buca la pelle fino a raggiungere le vene. 

E' una di quelle storie che non possono passare inosservate. 

Ti entra dentro e ti travolge, senza lasciarti andare. 


“Sono Nova”, rispondo, esitante. C’è una pausa di silenzio e potrei pensare che mi abbia riappeso in faccia se non sentissi chiacchierare in sottofondo. “ Nova Reed, la ragazza che hai incontrato un anno fa”. “Mi ricordo”, dice lui; non sembra per niente contento. Tutte le mie speranze si infrangono, finchè non aggiunge, in tono più leggero: “Nova, come la macchina”.

Nova fugge. Fugge via da Quinton e dalla droghe. Scappa senza voltarsi indietro e decisa a fare l'unica cosa che non era mai riuscita a fare. Guardare il video del suo ragazzo morto. 
Quel video che è stato uno dei sui sintomi ossessivi compulsivi, ora fa parte di lei, della sua determinazione ad andare avanti. A non voler annullare tutto, ma a voler sentire ogni emozione che scorre nelle vene. 

 La sola risposta è il suo respiro basso. Controllo il polso cion l’altra mano e c’è, mormora contro la mia pelle. Cerco di dirmi che c’è ancora speranza, che posso uscirne, ma guardandomi intorno..guardando lui, assorbendo il silenzio che è quasi calmo come la morte..non ne sono più così  sicura. E fa male, quasi come se l’avessi perso, come ho perso Landon.

Eppure, lei non riesce ad arrendersi, non può sopportare l'idea di aver abbandonato Quinton al  suo destino, alla consapevolezza di una morte certa. 

Allora si mette in viaggio insieme alla sua migliore amica per cercarlo e per fargli capire che c'è sempre la luce in fondo al tunnel, basta solo toccare le corde giuste, collegare i fili in maniera impeccabile e allora diventerà sempre più forte, diventerà sempre più visibile fino ad allontanare parte della tenebra che ti tiene legato. 



 Come raggiungi qualcuno che non vuole lasciarti entrare? Come salvi qualcuno  che non vuole essere salvato? Dio, mi ricorda così tanto Landon..e ho paura che uno di questi giorni arriverò di nuovo troppo tardi e non mi resterà altro che un video.


 Il Quinton che ritrova Nova e che ritroviamo noi, è diverso dal Quinton che abbiamo lasciato. Ogni parte razionale di lui è scomparsa e il suo unico desiderio e di morire. Di "marcire in una bara"


 Mi acarezza il droso della mano. La sensazione della sua pelle sulla mia mi fa rabbrividire e non so perché. Sono stordito dalle droghe. Non dovrei sentire nulla, e invece si. Sento tutto. Il calore del sole. La minima variazione nella temperatura dei nostri corpi, la morbida freschezza dell’aria condizionata che mi colpisce la guancia. Che voglia ho di baciarla.




Eppure ancora una volta, ancora per una volta, l'amore riesce a dare un segno, a collegare i fili quel tanto che basta per rimettere in gioco tutto. 

Nova riuscirà a portare indietro Quinton? Il suo amore riuscirà a bastare? 

No. La risposta è secca. Senza ripensamenti e leggendo capirete il perchè. 

Se non lo avete ancora letto, il mio consiglio è quello di scegliere il periodo giusto. Il momento giusto, perchè uscire illesi da questo libro è del tutto impossibile. 

A presto. 
Angela. 

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