08 dicembre 2016

8 Dicembre 2016... ottavo giorno di Avvento!


Jamie e Nettie mi hanno fatto divertire. Ma anche pensare. 

Nonostante i due temi grandi e importanti che contenevano il libro, il tutto è rimasto sempre abbastanza sotto le righe. E' stato affrontato, ma non in maniera pesante. Alcune cose sono state dette, ma non tutte. Forse è stato meglio così. Perchè se l'autrice le avesse messe in evidenza, l'intera storia non credo che avrebbe funzionato e #conigliettablu, non sarebbe potuta nascere. La loro è una storia bella, vivace che riesce a conquistare. 







Prologo

Novembre, tre anni prima

Il biglietto giaceva sul tavolo in una chiazza di sole, granelli di polvere roteavano nell'aria come una danza di folletti. Tutto intorno era silenzio. Una tazza di caffè lì accanto era mezza piena, ma si era formato come un velo sulla superficie e il liquido riposava sotto la linea di marea lungo la parete interna. La sedia era posta a un'angolazione insolita, il giornale chiuso e non letto, il contenuto della fruttiera eccessivamente maturo. 
Era rimasta sulla porta, fissando la scena come se fosse un dipinto olandese - questo è quello che avrebbe sempre ricordato di quel momento, mentre il suo istinto registrava la storia che si dipanava davanti a lei. C'erano voluti alcuni minuti per spostarsi dalla soglia ed entrare in scena, diventare un attore sul palcoscenico. Ma i piedi avevano fatto il loro lavoro, e gli occhi, sul biglietto, il loro. 
Fu così che tutto ebbe inizio. 

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