18 gennaio 2016

"Il nostro anno infinito" di Matthew Crow - Recensione


Titolo: Il nostro anno infinito 
Autore: Matthew Crow
Editore: Sperling & Kupfer


Giudizio: ❤+








"VI FARÀ PIANGERE. VI FARÀ SORRIDERE. VI FARÀ AMARE LA VITA"

E' un libro emozionante, pieno di vita, carico di emozioni e di sentimenti. 


Dopo "Colpa delle stelle", credo che questo sia il secondo libro più bello che io abbia letto sull'argomento.


E' scritto in maniera semplice ma profonda, ha dentro delle frasi che meriterebbero di essere impresse nella nostra memoria per sempre. 




Trama

 Amber e Francis sono come il sole e la luna: lui romantico e imbranato, lei ribelle e impertinente. Chissà se nel «mondo fuori» sarebbero stati insieme, chissà se lei lo avrebbe mai degnato di uno sguardo. A farli incontrare è una malattia crudele, la leucemia, in una corsia d’ospedale in cui i due ragazzi condividono canzoni, vecchi film, piccoli istanti preziosi in cui il male concede una tregua ed è più facile sognare il futuro, immaginarsi fuori di lì, insieme. Perché, se hai quindici anni, è impossibile non sperare di avere tutta la vita davanti. E quando il destino mostrerà il suo volto più duro, quando tutto sembrerà ingiusto, sarà l’amore a dare un senso a quell’anno così breve, così indimenticabile.


Recensione

Amber e Francis sono due ragazzi che probabilmente, come dice anche la trama, nel mondo reali si sarebbero incontrati ma ignorati. Si sarebbero passati accanto senza degnarsi di uno sguardo e soprattutto senza sapere che splendide persone hanno perso. 

Nell'ultimo anno, forse per la serie "Braccialetti rossi" e soprattutto per "Colpa delle stelle" i libri che raccontano la storia di ragazzi malati che si incontrano e si innamorano sono diversi. 


Io ne ho letti alcuni e sono sincera, non tutti mi sono piaciuti. Ho apprezzato "Amore e altri effetti collaterali", ho amato "Colpa delle stelle", non sono riuscita a  finire "Voglio vivere prima di morire". 


Quindi, quando pochi giorni fa ho iniziato questo libro non ci sono andata alla leggera, perchè non è l'argomento che fa diventare bello un libro, ma il modo in cui esso è trattato. 



Sono morte, ma noi possiamo vederle ancora. Quando rivolgiamo lo sguardo in alto è come se ci trovassimo davanti un milione di ricordi diversi, un milione si versione differenti di qualcosa che è esistito. 
La morte fa paura, non c'è niente da fare. Specialmente sulle persone giovani viene vissuta come un'ingiustizia. Se poi la morte, il dolore sono causati da una malattia come il cancro, tutto questo si amplifica.  

L'inizio del libro e molto scorrevole e fluido. Non posso negare che in alcuni passaggi avrei "stozzato" in maniera giocosa Francis e dirgli di darsi una mossa. Doveva smetterla di passare inosservato ma dare la possibilità alle persone di conoscerlo. 


Tutto inizia ad amplificarsi quando lui entra in ospedale per toccare l'apice nel momento in cui compare Amber. 

Quello che intendo è che so com'è quando muore qualcuno. So che è una persona in meno a tavola e che non si porta dietro il mondo intero; quello va avanti come ha sempre fatto, è solo tutto un po' più triste per un certo periodo. Ecco perchè non ho paura. 
Ho amato Amber. La forza che l'autore ha messo in questa ragazza fa quasi paura. Ha affrontato tutta la situazione con una calma apparente  da risultare invidiabile. 

Credo, che scritto dal suo punto di vista questo potrebbe essere un libro strepitoso, non che non lo sia già, ma sarebbe bello vedere cosa c'è nella testa di questa piccola grande ragazza quando affronta la malattia a testa alta e quando da la risposta giusta a tutte le domande che gli vengono poste. 


Amber e Francis sono due personaggi che so completano a vicenda. Lei troppo coraggiosa, lui troppo poco. Lui permaloso lei strafottente. 


Cose diverse che si fondono in qualcosa di meraviglioso, qualcosa che solo l'amore sa creare.
 
Soffocavo dai singhiozzi. E come l'onda di marea sommerge il naufrago, le lacrime mi inondavano le parole appena mi azzardavo a pronunciarne qualcuna.  
Il loro amore non è convenzionale, non perchè è sbagliato o non vero, ma io credo che sia diverso. 

Credo che due persone che si innamorano in un contesto come quello della malattia, devono avere per forza una marcia in più. 


Non sono più da soli a combattere, ma sono insieme. Non vogliono vivere solo per se stessi, ma anche per l'altro. Hanno qualcuno affianco che capisce fino in fondo cosa provano. Che sa lasciargli lo spazio di cui hanno bisogno nelle giornate "no" e dargli tutto l'amore nelle giornate buone. 


Io nel loro amore e nella loro storia ci ho visto questo.. e posso dirvi che è un vedere meraviglioso.  



Se non lo avete ancora letto, fatelo. 


L'unico consiglio che posso darvi è quello di scegliere il momento giusto. Potrà sembrare stupido, ma io credo che ci sia il momento giusto e quello sbagliato per leggere un libro. 


Altrimenti, molte volte non si riesce a comprendere fino in fondo la bellezza di ciò che si sta leggendo. 




Angela. 


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